Post dadaista, con sorpresa finale…

…per cui leggetelo fino in fondo, vi conviene! 😉

Il treno procede tranquillo, fermandosi ogni tanto per scaricare e caricare pendolari assonnati e apatici, di ritorno dalla giornata lavorativa. Sono seduta in una carrozza  piuttosto affollata e digito velocemente sulla tastiera del mio computer portatile l’ultima parte della relazione che devo consegnare per domani a mezzogiorno.

C’è molto rumore oggi pomeriggio, è difficile lavorare… E più ho fretta di finire, più i disturbi esterni mi distraggono e mi irritano.

Cerco di estraniarmi e concentrarmi nella mia relazione, ma a un certo punto, come un medium che cade in trance, le mie dita iniziano a trascrivere l’assurdo dialogo che sta prendendo vita intorno a me.  Ed ecco il delirante risultato:

“A te quando andrebbe bene?”

 “Eeeeh”

 “No giovedì non posso, vado in palestra”

“Mamma mia…”

“Il dottore mi ha detto che ho una disfunzione alla tiroide”

“Facciamo venerdì allora, d’accordo, te cosa porti?”

“Perché noi lo sappiamo bene…”

“Ero disperata, una volta mi sono dovuta fermare all’Autogrill perché mi sentivo svenire”

“Ah buono, anch’io lo faccio a volte, ma ci metti il Philadelphia?”

“Mi ha dato delle pillole da prendere tutti i giorni”

“Lo so, una noce nel sacco non fa rumore…”

“Sì proprio quelle”

“No, io vedrai porterò i crostini”

“Eeeeh mamma mia…”

“No, a me non danno noia, anzi hanno risolto parecchio”

“Ma, niente di speciale vedrai, quelli con il tonno e la maionese”

“Ma due… due se vogliono fanno tanto rumore”

“Sì ha detto che viene anche lei se ce la fa ma non è sicura ancora”

“Sì mi è arrivata l’email… mamma mia che parolona I MAIL”

“Va bene”

“Sì l’ho installata ma non so come funziona…”

“Comunque è una cosa diffusa, mi ha detto che ne soffre anche la mamma della Patrizia”

“Cosa vuol dire la devo inoltrare l’allegato?”

 “Ci siamo stati domenica scorsa ma non è un granché…”

“Sì lo vedo che è arrivata ma ora come devo fare…”

“Ora sta meglio, ha ancora qualche dolore alla parte bassa della schiena”

“Mah, secondo me non ne vale la pena”

“E la Susanna come sta? E’ tornata al lavoro?”

“Ci vorrebbe un informatico…”

“Ciao, sono sul treno, sto tornando solo adesso”

“Sì ma fisicamente come faccio?”

“Eh cosa vuoi che sia successo… ho fatto tardi come sempre”

“Davvero? Non lo sapevo mica… Ma dai, quando?”

“Salva con nome, sì, e poi?”

“Anche lei, con quell’allergia, non ne esce proprio”

“E dove si sposano?”

“Salva, va bene!”

“Bello, ci sono stata a un altro matrimonio”

“No no, non importa… Mangio un boccone e via, non ho nemmeno fame stasera”

“Eeeeh…”

“Mi ha raccontato che ha provato ma senza cortisone non riesce a farla passare”

“Tutto bene, mamma, cosa vuoi sia successo?”

“Quando ti compare dove la devi salvare?”

“E dove vanno in viaggio di nozze?”

“Ti ho detto va tutto bene, sono solo stanco e mi girano, ecco”

“Eh!”

“In Polinesia? Esagerati! ”

“Sì nell’’erboristeria in piazza”

“Eh!”

“No, dopo esco…”

“Bello! Mi piacerebbe davvero!”

“Ci vorrebbe il compiuter (sic!) davanti per poter operare…”

“Ah non lo sapevo, da quanto?”

“Mamma mia…”

“Figuriamoci!”

“Aah…”

“Mamma, l’esame ce l’ho la prossima settimana, lo saprò io quanto studiare, no?”

“Ma sono sposati?”

“Ma allora sei un genio!”

“No, non importa”

“Mamma mia… Sei un luminare, sei un vulcano!”

Come colonna sonora di questa assurda sceneggiatura, il rumore di un videogioco, di quelli “spara-spara” per intenderci, proveniente dal telefonino del canuto signore seduto accanto a me, intervallato da squilli e suonerie varie.

Solo vicino all’arrivo mi riprendo dalla fase di trance e mi rendo conto che ho trascritto la surreale conversazione che ho riportato sopra  nel file della relazione che devo consegnare. Seleziono il testo “abusivo”, sto per cancellarlo, poi ci ripenso…

Perché voglio riutilizzarlo per…

Il primo contest pendolare-assurdo!

Che funziona grossomodo così:

Il Candidato o la Candidata descriva brevemente i protagonisti della sovra-citata conversazione specificando, per ognuno: genere, fascia d’età, carattere, abbigliamento, vizi e virtù, passato, presente, fututo e qualsiasi altra informazione egli-ella ritenga opportuna per definire il personaggio.

La descrizione potrà essere riportata come commento a questo post o come post nel proprio blog, qualora il Candidato o la Candidata ne possieda uno.

Non è prevista scadenza.

Non importa “indovinare” esattamente chi erano i protagonisti (non si gioca mica a “indovina chi?”, non siamo mica un blog di gossip!), ma divertirsi a inventare una situazione realisticamente assurda o assurdamente realistica.

Ovviamente non si vince e non si perde niente… 😀

2012-08-29 17.38.58

9 thoughts on “Post dadaista, con sorpresa finale…

  1. Fantastico! Pero sono un po’ stordita dalla conversazione per partecipare seduta stante al contest. Mi riservo un po’ di tempo per studiare bene la situazione. Ora poi sto per scendere dal treno e invece voglio farmi ispirare dal contesto che alla fine.. non sarà poi così diverso! In bocca al lupo per la relazione!

  2. Dunque dunque. Qui abbiamo un giovinotto studente universitario un pó trasandato, stile perennemente scocciato alla “la vita non ha niente da insegnarmi”. Si lagna della mamma che lo tormenta ma da lei dipende perché i genitori rompono ma senza, ancora, non si puó stare. Ovviamente la mamma la sa lunga e il giovinotto non supererá mai l’esame per il quale non sta studiando a sufficienza.
    Abbiamo poi una cinquantenne che cerca di tenere il passo con la “modernitá”. Probabilmente assomiglia alla mamma di quello sopra e con simulata pazienza di mamma ascolta i malanni di un’amica che peró la scoccia un po’ e intanto pensa che vuole vedere il mondo via internet perché, cavolo, la vita prima o poi va goduta.

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