Mattinata di inizio autunno, sul primo treno della mattina. Ancora mezza addormentata, scribacchio con il computer. Intanto due signore sui sedili di fianco al mio:
– Basta, uno di questi giorni prendo e vado ad Arezzo!
– Sai che ti dico? Ci vengo anch’io questa volta! Conosco un sacco di posti lì…
– Tanto, con cinque o sei euro, in treno ci si va!
Intanto, nei posti dietro di me, due adolescenti discutono di scuola:
– Che orario c’hai te oggi a scuola?
– Matematica-Matematica-Lettere-Lettere-Latino…
– Che orario di merda!
– Tanto faccio forca, ho già fissato con un mio amico a Firenze!
… e io? Confesso, il mio pensiero è stato “E se invece di cambiare treno alla prossima stazione, come ogni giorno, stamani rimanessi su questo, che arriva fino al mare?” Però il senso del dovere e la forza dell’abitudine hanno prevalso e alla fine ho resistito… Ma uno di questi giorni prendo e vado ad Arezzo!
Dimmi quando che ti seguo
Certo! 🙂 facciamo forca anche noi! 🙂
mi hai ricordato questo post: http://memoriediunratto.wordpress.com/2013/09/24/i-viaggiatori-2-next-stop-i-dont-know/
Bello il post che mi hai segnalato! Grazie!
Fare forca è bellissimo, non lo avevo mai sentito!
Ehi, quando andate ad Arezzo avvisate, vengo anch’io!
Certo! Tutti ad Arezzo! ..ma come si dice a Genova “marinare la scuola”?
Hai ragione a volte sarebbe bello mollare tutto e…”andare ad Arezzo”
Vero? ogni tanto la tentazione viene!
Io invece fossi in te andrei a Viterbo…
e se poi mi chiamano “la straniera”?
Allora tu resti a Signa…e quando arriva una da Viterbo, tu lo chiami te “la straniera”! 🙂
che qui c’e` l’acqua calda e magari a Viterbo c’e` anche l’acqua fredda…
Ad Arezzo? No no, meglio il tuo primo pensiero: il mare. Rilassa e ti fa godere gli ultimi scampoli d’estate 🙂
Cmq “fare forca” è grandioso!!
effettivamente in questi giorni non si starebbe male al mare! 🙂