Salendo in treno raccolgo un simpatico scambio di battute tra due macchinisti. Il primo, che chiamerò A, ha appena finito la sua giornata lavorativa e deve dare le consegne al secondo, B, che sta per iniziare il turno.
B: – Allora, come va?
A: – Bene, bene, tutto tranquillo!
B: – E la Belva? Come va oggi la Belva? –
(marcando parecchio la B di Belva, come dire… la BBelva)
A (dando un’affettuosa pacca alla lamiera unta del locomotore): – La Belva sta bene, bene, cammina… piano, però cammina!
B (ostentando sicurezza): – Bene, ora ci penso io alla Belva!
Ecco, ora che so che il trenino diesel, fumoso e brontolone, in realtà è una Belva, il viaggio di ritorno di oggi assumerà tutto un altro fascino…
Ed eccola qua, la Belva 🙂
Anche pianino ma speriamo che cammini…la conversazione insinuava qualche dubbio sulla salute della bbelva 😉
una belva ferita… che zoppica e sbuffa ma per ora va, per fortuna 😉
Haha, c’è sempre da imparare! Che belva 🙂
Certo che… viaggiare trainati da una Belva è tutta un’altra cosa 🙂 Buon weekend, Miss! 🙂
Non fa proprio paura, la Belva
Eh sì, non è poi così aggressiva…
AHAHAH mi fanno morire: l’importante è crederci… non so se l’hai visto, Frankenweenie…? Ecco, mi viene in mente il grande e potente Kolossus…
non l’ho visto… 😦 lo metto nella lista dei film da guardare!
Bella, la Belva 🙂 Se ti fa piacere, passa sul mio blog, ho appena pubblicato un brevissimo racconto, ambientato sul treno.
ci vado subito! 🙂
Che teneri 🙂
“La belva” era come chiamavamo io e mia moglie nostra figlia quando era piccolina piccolina 🙂
anche la nostra “belva” fa un po’ tenerezza, no? 😉
Ogni carrozzone è bello a mamma soja 😉