Ieri sono stata a una riunione importante a Milano. Per un giorno ho abbandonato lo scoppiettante trenino regionale e ho preso il mitico Freccia Rossa, l’ammiraglia della premiata flotta FS, la Ferrari sui binari, che sFreccia a trecento all’ora portando passeggeri indaffarati su e giù per lo Stivale.
La giornata è partita subito in modo diverso dal solito: niente jeans sdruciti, maglione gigante, vecchio piumino e scarpe da corsa. Oggi tailleur grigio d’ordinanza, stivaletto con tacco, borsa delle grandi occasioni, cappottino elegante. Per un giorno lascio a casa il passo triste e rassegnato di tutte le mattine e mi cimento in una bella falcata da donna in carriera che non ha tempo da perdere. Arrivo alla stazione e scanso con rinnovata altezzosità i pendolari che si avvicinano ai rispettivi binari, parlando al cellulare con un collega. Salgo sul mio treno, cerco il mio posto, accendo il portatile e inizio a ripassare la presentazione Power Point…wow!
Purtroppo però la favola dura un giorno solo, passata la mezzanotte… puff… la carrozza si trasforma di nuovo in zucca, e il Freccia Rossa si trasforma nel consueto regionale scassato. Rieccomi allora di nuovo qui, stamani, grigia come tutte le altre mattine, che strascico i piedi per arrivare al binario e che impreco quando apprendo che il mio treno è stato soppresso per motivi tecnici, mentre un signore tutto elegante e distinto mi dà una spinta, parlando al cellulare prima di salire sul Freccia Rossa per Milano.
In fondo, le favole sono belle perchè ci distolgono dalla realtà. Se vivessimo tutti i giorni nelle favole non ce ne renderemmo nemmeno conto. Godiamoci quindi questi piccoli lussi.